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Anca Todrican

Anca Todrican, figlia del pittore Ioan Todrican, nasce in Romania nel 1985 e fin da piccola dimostra una grande passione per il disegno e la pittura. Nel 2004, terminati gli studi, si trasferisce a Roma dove inizia una collaborazione artistica presso lo studio del maestro Fausto Battelli.

Nel 2018 tiene la sua prima mostra personale presso lo Spazio dedicato all’arte contemporanea di Campo Boario a Roma; successivamente espone a livello nazionale e internazionale, in particolare a Parigi nel 2024 presso la Galleria Thuilleier. Negli ultimi cinque anni i suoi lavori sono stati acquistati da collezionisti in Germania, Francia, Hong Kong e Giappone.

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Anca Todrican nel 2010 apre il proprio studio a Roma e inizia la sua carriera artistica sperimentando un linguaggio astratto con una vena fortemente espressionista. Le opere nate da un impeto creativo e realizzate a pennello e a spatola, privilegiando l’acrilico su tela, sono dominate dall’energia del gesto e dai contrasti di colore, simboleggiando la forza della natura con il suo continuo modificarsi, espresso da rapidi e intensi tocchi di colore su frastagliate campiture cangianti. Questa ricerca esprime il legame dell’uomo con la natura e rappresenta i percorsi di vita contraddistinti da una continua lotta tra gli eventi inarrestabili e il desiderio di armonia e di quiete.

Il desiderio di approfondire la costruzione dello spazio visivo e di concentrare l’espressività del colore in una scelta minimalista, porta Anca Todrican a trasformare il proprio linguaggio artistico e dall’anno 2023 compone nuove opere a partire da una composizione geometrica che non ha limiti definiti ma che fonde un colore nell’altro, creando grandi forme essenziali fondate su un ricercato equilibrio tra i pesi visivi. Dominano il bianco e il nero, come contrasti di luce e buio, che danno dimensione e forza al dipinto, arricchito di volta in volta da un unico colore sorprendentemente intenso, luminoso e colmo di energia, che crea spazi definiti e contrastanti, quasi a formare una terza dimensione.

Ogni opera ha un proprio centro visivo e centro espressivo, su cui convergono le costruzioni ottiche, caratterizzato da un unico gesto pittorico a spatola. 

Una riflessione sull’esistenza e sulla necessità di esprimere se stessi; così nel grande spazio pittorico senza tempo delle sue tele, l’artista rappresenta la vita, nel bisogno di confini e allo stesso tempo di fusioni di anime, nel desiderio di armonia e contemporaneamente di espressione della propria energia vitale, e di segnare infine la propria storia, unica, in quel gesto solitario e intenso.